Un trucco perfetto per tutte e per tutte le occasioni:

ecco come realizzarlo e scegliere la forma più adatta

Che sia nei toni accesissimi del neon – come abbiamo visto, trend audace di questa stagione  – o nei più classici, nero, marrone, blu, viola, l’eyeliner resta uno strumento prezioso per definire lo sguardo e regalare a ogni make-up un’aria sofisticata. Anche il trucco più semplice e minimalista acquista un’allure elegantissima grazie a una piccola codina all’angolo esterno dell’occhio: il cat-eye, così è definito; lo sguardo da gatta che regala preziosi punti fascino.

Il lato positivo è che è un trucco che si adatta a occasioni low profile e serate speciali, e a praticamente ogni tipo di occhio; il lato negativo è che il rischio di ritrovarsi con una riga storta o cadente o troppo spessa è consistente, almeno finché non si prende la mano con la tecnica.

Come fare, dunque, per ottenere un perfetto cat-eye?

Innanzitutto, prendiamoci del tempo, se siamo alle prime armi, e procuriamoci dello struccante qualora i primi tentativi non dovessero andare a buon fine.

Dopodiché, individuiamo l’angolo giusto per disegnare la “codina”: prendiamo un foglio, un cartoncino, un biglietto da visita, o anche un pezzetto di scotch (a cui avremo fatto perdere un po’ di presa passandolo un paio di volte su un’altra superficie prima di applicarcelo sul viso) e posizioniamolo con un’inclinazione di circa 45° verso l’alto partendo dall’angolo esterno dell’occhio.

Ora procediamo e tracciamo la linea, seguendo il più possibile il bordo del cartoncino o dello scotch che abbiamo applicato all’angolo dell’occhio: la linea deve partire dal punto in cui terminano le ciglia e risalire verso il sopracciglio, fermandosi al massimo dove termina quest’ultimo; per intenderci, non continuiamo a tracciare la riga fino alla tempia, a meno che non stiamo creando un look davvero sopra le righe!

Dopo questo primo step, possiamo procedere a terminare la riga passando l’eyeliner sul resto della rima ciliare superiore, unendola alla codina esterna che abbiamo appena realizzato. Cerchiamo di procedere con mano ferma ma leggera, per evitare di applicare un eccesso di prodotto che ci costringerebbe a ricominciare tutto da capo.

Abbiamo così realizzato la base del cat-eye: ora dobbiamo dare definizione alla coda esterna a seconda della forma dei nostri occhi.

Occhi troppo ampi possono essere accentuati dal cat-eye, perciò realizziamo una linea più corta e ben rivolta verso l’alto, per rimarcare l’effetto “allungante” più che creare spazio fra gli occhi.

Al contrario, gli occhi possono risultare meno vicini se la riga è più lunga e leggermente meno inclinata, così da creare un effetto “widescreen” che amplifica lo sguardo.

Per non enfatizzare gli occhi piccoli, il cat-eye non dovrebbe essere troppo definito, perché una riga nera non farebbe altro che “restringere” lo spazio degli occhi; perciò la soluzione è sfumare un po’ il trucco: codina all’insù e riga poco definite e gli occhi ritrovano giustizia!

E se le palpebre non collaborano? Se sono un po’ cadenti, dove finisce il cat-eye? Semplice: se non si nota la riga, la riga deve essere un po’ più spessa, et voilà, ecco valorizzato lo sguardo!

Se invece avete proprio gli occhi a mandorla, la riga deve ispessirsi verso la fine, più o meno dopo i due terzi dall’angolo interno, e per creare l’effetto “gatto”, si può unire la parte che compone la codina con la riga della rima ciliare inferiore: effetto “dramatic”, ma certamente efficace.

Penserete che infine per un paio di occhi un po’ all’ingiù non ci sia molto da fare, e il cat-eye sia fuori dalla vostra portata: niente di più sbagliato! Una coda più ampia è la soluzione: creerà l’effetto ottico di “sollevare” gli occhi.

Il cat-eye è uno stile davvero evergreen, adatto a ogni occasione, ogni tipo di occhi, e ogni tipo di manualità: basta soltanto fare un po’ di tentativi con calma; è questo il trucco di un buon trucco!

By EthosProfumerie.

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